domenica 24 febbraio 2013

L' Atlante dell' Infanzia (a rischio)

Oggi vi facciamo partecipi di una delle innumerevoli pubblicazioni di Save the Children  :

" L'ATLANTE DELL'INFANZIA (A RISCHIO)"



L’Atlante raccoglie, elabora, e analizza un’ampia serie di dati e di indicatori specifici del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Vuole fornire una fotografia di insieme delle condizioni di vita e di salute dei minori italiani, prestando particolare attenzione alle aree del rischio. È insieme uno strumento di studio e un’agenda di lavoro per tutti coloro che hanno a cuore il futuro del paese.

Bambini sempre più fragili e poveri di futuro, esposti a sfide sempre più difficili. Neonati e già con un' ipoteca di 3.500.000 euro di debito pubblico a testa, il più alto d'Europa. Destinati ad essere sempre meno nel prossimo futuro, con sempre meno peso politico. E' questo il messaggio più forte sotteso al terzo "Atlante dell'Infanzia (a rischio)" di Save the Children.

per consultare l'intera pubblicazione: Atlante dell'infanzia

lunedì 18 febbraio 2013

Testimonianza n°1

LA TESTIMONIANZA DELLA VOLONTARIA FRANCESCA
"Perché ho scelto proprio Save the Children? Non so ... 
 Forse perché come donna mi piace l'idea di contribuire 
 al sogno di un'altra donna, Eglantyne Jebb, 
 che fondando Save the Children ha salvato milioni di bambini.
 Forse perché amo i bambini,
 e se potessi creerei per loro un mondo incantato
 fatto di amore, rispetto e protezione dove nulla potesse oscurare
 lo splendore immenso dei loro occhi.  
 Ma forse perché ho sviluppato la consapevolezza che solo agendo
 di concerto con gli altri, il mio amore può raggiungerli tutti,
 perché là dove le mie mani non potranno mai arrivare,
 ci sarà la mano di un altro volontario e così attraverso gli altri
 potrò prendermi cura anche di quel bambino lontano e
 sarà per me come stringere tra le mie braccia tutti i bambini del mondo.

 Per questo ho scelto Save the Children: perché attraverso
 la collaborazione mondiale il mondo si trasformi
 in braccia accoglienti per tutti i bambini." 

mercoledì 13 febbraio 2013

Perché la biografia di Eglantyne Jebb


Guardando quanto e come Save the Children si è diffusa nel mondo, non possiamo fare a meno di pensare che la persona che l’ha creata dovesse essere animata da un amore assoluto e incondizionato verso i bambini. Probabilmente sapendo che era una donna ce la immaginiamo madre affettuosa di molti figli. Niente di più falso! Certo Eglantyne Jebb doveva possedere una carica umana fuori dal comune, ma molte delle nostre fantasie sono solo frutto di stereotipi sociali e non corrispondono alla realtà storica. Infatti a discapito di tutte le consuetudini sociali dell’epoca Eglantyne non solo non ebbe figli, ma nemmeno si sposò! E come se ciò non bastasse per scandalizzare la nostra immaginazione, non era nemmeno particolarmente “amante” dei bambini. Li definiva “piccoli miserabili” e aggiungeva che la sola idea di una stretta vicinanza fisica con loro le sembrava impossibile. Eppure con il suo “impegno a distanza” è riuscita a salvarne milioni. Una domanda sorge spontanea: ma chi era dunque questa donna? cosa l’ha spinta a fare tutto ciò che ha fatto?

È per rispondere a questi interrogativi che abbiamo deciso di intraprendere la lettura di un libro molto particolare The Woman Who Saved the Children. A Biography of Eglantyne Jebb Founder of Save the Children scritto da Clare Mulley e non ancora tradotta in italiano. Quello che vi proponiamo in questa sezione del blog è un riassunto, fedele e accurato, capitolo per capitolo, di questa straordinaria storia. Ogni settimana posteremo su questa pagina una parte della sua vita, come in un romanzo d’appendice, solo che questa non sarà una storia inventata, ma concreta e reale quanto possono essere i risultati che nascono dalla volontà umana! Siete pronti? E allora partiamo alla scoperta di Eglantyne Jebb e della sua creatura: Save the Children.